Un anno e mezzo è arrivato.
E ogni giorno diventi più prezioso, e io ti guardo crescere con stupita meraviglia. Quando ti arrabbi tantissimo, quando sto male e mi vieni a coccolare, quando tenti di coniugare i verbi e fai dei discorsi lunghissimi che non sempre riesco ad interpretare, quando ridi con papà, quando protesti, quando ti entusiasmi per qualsiasi animaletto tu veda, quando ti prende l'ispirazione e saluti tutti quelli che incontri con un sonoro "ciao!"..
Spesso ti guardo e mi chiedo come abbiamo fatto ad avere un figlio così meraviglioso; intuisco a volte la tua profondità d'animo e l'incanto misto al timore di poter in qualche modo turbarti mi invade.
Spero di essere una buona guida per te, di sapere ascoltarti con orecchio attento, di sapere parlarti con il giusto linguaggio, di sapere accompagnarti nel cammino con sensibilità e rispetto e spero che tu potrai -ad ogni età- sentirti sicuro nel sapere che io ti appoggio e ti sostengo sempre.
Buon mezzo compleanno piccolo nostro, ti amiamo infinitamente!
Abbiamo approfittato di una buona quantità di acqua di cottura delle barbabietole per darci all'action painting..
Con i pennelli..
..e con mani e piedi ^_^
Lo so: scrivo poco ultimamente, ma tendenzialmente mi caratterizza il fatto di andare a sprazzi (non solo sul blog, funziono così proprio in generale).
Questi primi mesi dell'anno sono densi, emotivamente forti, e prospettano cambiamenti a più o meno lungo termine.
Prima di tutto i cambiamenti tarteschi: dalla fase dei "no" al quella dei "mio" (ma quella del no permane, eh!), al vortice sempre più fitto di parole nuove imparate, all'intensificarsi del palesare le sue volontà e la conseguente difficoltà di gestione che ne deriva, considerando tutto il resto che segue. Per fortuna ci sono i miei "lumi" (mammafelice e mammavolipindarici), che con il confronto od il solo agire normale mi aiutano a riflettere su di me, il mio atteggiamento e a bilanciare un po' la rotta.
Poi c'è Milo (Black Milo): tre anni di cane, dolce all'inverosimile, tutto nero e scodinzolo, da un anno in canile dopo essere stato salvato da una perrera spagnola. Lo andiamo a trovare tutte le settimane da novembre(poca cosa: due coccole, una passeggiatina e qualche biscotto) e finalmente tra qualche settimana potremo portarcelo a casa. E finora quant'è stata la frustrazione di lasciarlo nel box, al gelo, con la preoccupazione della sua salute.. ma -via- ora finalmente sono positiva perché il momento in cui saremo otto in famiglia (3 umani, 4 gatti e 1 cane) si avvicina perché..
..tra qualche settimana si trasloca! Finalmente la casa è quasi finita, ce ne andremo dalla città per ritornare in campagna.
Poi c'è l'home-tripping: un bel momento di crisi ad inizio anno, con appuntamenti dati a buca, spostati; poi il ripensarsi, ritirare fuori il coraggio e ripartire, con anche gli altri progetti dell'associazione che presto nascerà, improntati alla sostenibilità, al rispetto, all'etica..
E infine ci sono io. Con il mio percorso di "sbloccamento" artistico. Perché sono bloccata -oh sì se lo sono- da millemila giudizi, pregiudizi, parole, esperienze subìti in passato e ben costruiti a formare una densa muraglia che mi impedisce di muovermi. E sto cercando di smantellarla, quella roba lì, e di energia psichica ne richiede, la cosa. Ma intanto ho finalmente partecipato ad un concorso. Non mi importa tanto di come andrà: l'importante è che finalmente ce l'ho fatta: mi sono messa, ho pensato, ho lavorato, ho spedito. Fatto. Davvero per davvero. Sono un pochino più fiera di me ora, e penso un po' di più di potercela fare. E mi rendo davvero tanto conto di quanto fondamentale sia per me questa cosa e di quanto l'avessi sepolta..
Per cui a presto a tutt*, scusate se magari sarò ancora un po' latitante (ma non è detto), ma ci sono. Eccome se ci sono