Fin qui nulla di strano, ma c'é qualcosa che non mi torna. Leggo liste di prodotti da comprare dove costano meno e qualche accenno all'acquisto di "materie prime" in luogo di prodotti già pronti. Ma manca qualcosa.
Ora, forse sono io che non ho capito un granché, ma mi era parso che il downshifting avesse a che fare con la sostenibilità. E "sostenibilità" non significa solo accessibilità economica per chi compra. Sinceramente mi ha piuttosto stupito non trovare mai -dico mai- un accenno all'eticità dei prodotti in questione, l'importante è che costino poco. Io non credo che la sostenibilità -o il downshifting- sia un mezzo per trasformarci in tanti Paperon de' Paperoni, per cui la spesa di un cent in più diventa una disgrazia, credo che invece ci siamo perci un concetto un po' più importante per strada.
Il downshifting è nato per ridare qualità alle nostre vite e, a parer mio, se questo concetto di qualità non viene seguito nell'acquisto di alimenti o detersivi, la cosa perde abbastanza di senso.
Certo, supermercati e discount sono pieni di prodotti a basso costo.. ma a che prezzo?
Credo che sia molto importante iniziare a valutare il prezzo di ciò che compriamo, ma non solo in termini di mero costo in denaro, bensì di impatto ambientale, sociale ed etico. Che senso a che io tenti di migliorare la mia vita se poi mi imbottisco di prodotti pieni di schifezze e veleni e alimento e finanzio aziende che vivono sulla distruzione umana, animale ed ambientale??
Ormai noi facciamo la spesa in negozi di prodotti biologici, anche perché ora che sono incinta, voglio essere abbastanza sicura di cosa do' da mangiare al mio panzerotto. Questo è ovviamente causa di discussione con mio marito, che afferma che molti prodotti siano cari (e spesso ha ragione), ma vi assicuro che il budget di spesa non è variato molto da prima, semplicemente perché abbiamo cambiato modo di acquistare, perché non compriamo più i miliardi di schifezze che in un supermercato sono il 90% della merce esposta (prodotti in scatola, pronti, patatine, snacks vari, merendine.. e chi più ne ha più ne metta). Sicuramente il fatto di essere vegetariana aiuta parecchio (ecco una vera scelta downshifter e sostenibile), ma il 70% della nostra spesa è fondamentamente costituita da verdura e frutta (che, tra l'altro, acquistata direttamente nelle cascine bio del nostro territorio è molto più conveniente), per il resto sono poche cose: farina (di farro!), un poco di latticini, uova, poca pasta e poco più. E con ciò ho la sicurezza di non ingerire cose potenzialmente dannose per noi e per il nostro panzerottino, che non abbiano sfruttato persone o animali (ricordo che il latte normalmente venduto arriva da allevamenti tradizionali, per cui pieno di pus e antibiotici, per cui se non volete farlo per le mucche, fatelo almeno per voi) all'interno del ciclo lavorativo e che abbiano rispettato il territorio. E questo discorso secondo me vale tanto di più per chi ha figli.
Le poche volte che andiamo in un supermercato, poi, facciamo attenzione a non comprare prodotti di multinazionali che hanno capi d'accusa e incriminazioni di ogni sorta (per questo molto utile la guida al consumo critico) - e sono la maggior parte dei prodotti che vende un supermercato.
Un discorso a parte, poi, meriterebbe il capitolo "detersivi e detergenti": oltre al tutto il discorso sull'eticità (sfruttamento, sperimentazione animale..), sappiamo quello che c'è dentro i prodotti che usiamo? Quanto inquinano noi e l'ambiente? Quanto sono tossici?
Io acquisto solo detersivi ecologici, e non ho mai speso così poco. Il detersivo per la lavatrice mi dura minimo minimo sei mesi. Anche quello per i piatti (ma ora proverò a farlo!). Basta agire sulle dosi. E per il resto, bastano acqua, aceto o bicarbonato. Voilà. Per quanto possa essere caro un detersivo ecologico, non spenderò mai in un anno quello che spende una casalinga media in due mesi.
E lo stesso discorso vale per i prodotti per l'igiene.. (ma questo un'altra volta, che sono già stata sufficientemente prolissa!)
Certo, questo discorso è impegnativo, mi rendo conto, e non si potrà mai essere perfetti, ma se non si inizia a fare le cose seriamente, che cambio di stile di vita è???
Silvia, il tuo pensiero è giustissimo!
RispondiEliminaIo concordo con te..ma non sempre riesco a metterlo in pratica...
specie adesso, che pure il cent. fa la differenza (parlo della mia situazione personale)
Il dowunshifting ha mille sfumature, a seconda di chi lo pratica e credo che non ci sai una sfumatura meglio dell'altra, ognuno fa ciò che può per la sua famiglia, cercando sempre di fare la cosa giusta.
Quando a mangiare ci son cinque persone e il cent fa la differenza, delle volte si guarda più la quantità che la qualità...
Forse non è giusto...ma tant'è!
Io sono per le vie di mezzo, in tutto.
RispondiEliminaPer esempio non disdegno affatto i discout, ma non compro certo schifezze. Compro semplicemente buone materie prime di cui non pago il sovrapprezzo del marchio.
Non compro biologico perchè secondo me il bio è una bella operazione di marketing, e io mi rifiuto di pagare il marchio di un prodotto: voglio pagare il prodotto.
Quindi frutta e verdura solo dal contadino, coltivate in zona: questo lo trovo molto sostenibile.
Sui detersivi sono come te: ne uso pochissimi, e solo ecologici. E per le pulizie ormai anche io uso solo acqua, aceto e bicarbonato.
Per me comunque la questione dei costi è importante: in un periodo in cui, per varie ragioni, siamo entrambi senza lavoro, la differenza si sente.
@ Miks: certo, io non so cosa significa dar da mangiare a 5 persone in termini economici, solo quanto mi può costare dar da mangiare a due persone e 4 gatti..
RispondiEliminaPoi è ovvio che ognuno fa poi i conti con ciò che può fare, ma quello che mi ha stupito finora è la mancanza di esplicitazione del tema nei post che ho letto, in generale..
@ Mammafelice: La questione del bio è che purtroppo finora solo la certificazione mi garantisce che effettivamente la coltura sia fatta secondo natura.. La frutta e la verdura del contadino, così come le uova.. umh..io ho vissuto una vita in campagna e so per certo che il contadino vicino di casa di per sé non garantisce nulla, anzi, spesso usano più schifezze degli altri. Bisogna essere sicuri di come viene eseguito il lavoro, e di cosa viene somministrato alle piante o agli animali. Infatti un'alternativa che esiste è quella delle cascine biologiche, che citavo nel post, o del gas.
Io ho un'amica che coltiva pesche biologiche: beh, la coltivazione bio non è molto sostenibile. Perchè per ottenere la certificazione devi mettere in cassetta solo frutti di certe dimensioni e caratteristiche, con enorme spreco.
RispondiEliminaE infatti io compravo da lei la frutta senza bollino, quella scartata perchè piccola, che era la stessa identica, ma non aveva 'il marchio'. :)
Sì, infatti la questione è questa: o sei certo/a di ciò che viene somministrato alle piante o di per sé il fatto che sia roba del contadino a fianco a casa non è una garanzia. Quindi o hai la fortuna di conoscere, o autoproduci, o purtroppo ti devi affidare alla certificazione.
RispondiEliminaAnche io tempo fa scrissi un post sul fare la spesa.
RispondiEliminaMa il mio era più che altro un post in cui accennavo al comprare il meno possibile e possibilmente con lista alla mano per eviatare di finire a mettere nel carrello di tutto e di più :-)
E' molto vero ciò che dici: cambiare stile di vita implica anche prestare attenzione a ciò che acquistiamo, non solo in relazione al nostro portafoglio.
Il fatto che i prodotti biologici siano più cari è vero, ma mi piace pensare di privilegiare con il mio acquisto, chi si sbatte a coltivare ed allevare in modo etico.
Per il resto cerco di autoprodurre ciò che riesco...e almeno in quel caso sono stra certa di ciò che ingurgito.:-)
Hai ragione Ikka, anche secondo me l'autoproduzione sarebbe la soluzione migliore, anche perché permette di renderti conto di cosa è di stagione e cosa no, e ti fa apprezzare meglio cosa stai mangiando. Certo, non tutti hanno a disposizione un orto.. però le pratiche di "balconaggio" stanno proliferando (beh, io sul mio balcone non potrei farlo perché sto in un corso trafficatissimo, mangeremmo cibi stra inquinati!)
RispondiEliminamio papà mi ha cresciuta con questo detto: meglio spendere un pò di più e mangiare bene e sano che spendere successivamente per medicine, visite e dottori.
RispondiEliminaFinora ho cercato di fare il massimo per seguire le sue parole. Ormai i prodotti Bio si trovano ovunque e anche nei supermercati non specifici riesco a trovarli. Non è facile, se si vuol fare le cose come si deve non è facile accostare portafoglio a cibo salutare, ma con mio marito spesso se ne parla e il detto di mio papà finora non ha sbagliato. Le mie 3 figlie sono sempre state bene e non hanno mai preso alcun tipo di medicinale e mangiano volentieri tutto ciò che fa parte di un'alimentazione alternativa.
Per quanto riguarda i detersivi uso prodotti ecologici e alla spina per cui un occhio di riguardo cerco di darlo anche all'ambiente.
Sicuramente spesso pecco, non faccio tutto perfetto, ma la mia coscenza cerco di tenerla il più pulita possibile per poterlo anche insegnare alle mie figlie.
E a chi spesso mi dice che per la vita che conduciamo mio marito ed io siamo solo fortunati rispondo con una bella pernacchia. Sicuro che un pò di fortuna ce l'ho anche, ma la fatica che ogni mese facciamo mio marito ed io per cercare di far quadrare tutto, dal portafoglio, alla salute, all'alimentazione e tutto il resto sicuramente è guadagnata!!!!
Grazie Serena per la tua esperienza di famiglia grande.. anch'io la penso come te, e penso anche che sia sempre questione di priorità: meglio rinunciare a qualcos'altro ma alimentarsi bene!
RispondiEliminaun abbraccio
Un salto veloce per augurarti Buona Pasqua!
RispondiEliminaUna carezzina a chi sai tu! ;-)
grazie Simo!! :)
RispondiEliminaOps! Cara Sibia, ho letto solo adesso questo bellissimo post!
RispondiEliminaSottoscrivo tutto in pieno e faccio tutto quello che fai tu... io non ho un "panzerottino" e non so se mai l'avrò, però ci sono tutti i "panzerottini" degli altri da proteggere e un intero pianeta!
Quindi non posso che farti i miei complimenti... continua così e il tuo panzerottino ti ringrazierà! ;)
Che bel post!
RispondiEliminaHai ragione al 100% secondo me! Ovviamente non è questione di fare i conti in tasca (ci mancherebbe) ma almeno esplicitare sempre il problema sarebbe d'obbligo!
:-)