Iniziano i primi "no", che tento di ridurre veramente al minimo: non si toccano i cavi, non si leccano le suole delle scarpe.. tendenzialmente anche evitare di mangiarsi i batuffoli di polvere e la carta inchiostrata sarebbe meglio. "No" detti con pazienza, ripetuti con calma e fermezza, possibilmente abbinati al gesto, "no" che al momento non sortiscono molto effetto.
E il cambio, che è diventato un'impresa eroica, e a poco valgono canzoni e giochini, e allora spiego e rispiego che è impostante che stia fermo durante il cambio, altrimenti ci si innervosisce e basta. Ovviamente la spiegazione non incide per nulla, mi rendo conto che è un discorso difficile, ma continuo a pensare che noi adulti fino a che non parlano non possiamo veramente renderci conto di quanto capiscano, e allora tanto vale provarci.
E i vecchi tarli saltano fuori e mi ritrovo a pensare "non è che lo sto viziando?" "non è che ho sbagliato tutto e ho preso un granchio con questa cosa dell'educazione libertaria?". No, perché io lo so come si fa normalmente. Basterebbe alzare la voce, per esempio.
Ma.
Ho deciso di crescere mio figlio nel rispetto di com'è, della sua personalità, ho deciso di non crescere un soldatino, ma di costruire per lui un'educazione su misura, per sostenerlo nel suo essere sé stesso, pensante, con l'occhio puntato a chi sarà domani. E "domani" conterà di più che si sia adattato a stare fermo sul fasciatoio o sarà più importante aver avuto l'esempio di un genitore che non alza la voce e non usa la paura per ottenere ciò che vuole?
La scelta io l'ho fatta, ho deciso di percorrere la via più impegnativa e senza deleghe, e ora è necessario ripuntualizzarla, perché qui parte il viaggio, qui ci imbarchiamo veramente nell'avventura, ora il mio stare con lui a tempo pieno inizia ad assumere altri significati e iniziamo a costruire.
.. La paura di sbagliare a volte è tanta, ma la convinzione ancora di più: io queste cose me le sono sentite subito risuonare dentro -quando ho letto Kohn, Montessori, Gonzales..- e lo so che è la strada giusta. E checché ne dicano passanti, conoscenti, nonni e vecchiette (insomma, il grande carrozzone di consigli non richiesti) io ci credo.
E meno male, visto che l'unica alla fine che deve crederci sei tu.
RispondiElimina"conterà di più che si sia adattato a stare fermo sul fasciatoio o sarà più importante aver avuto l'esempio di un genitore che non alza la voce e non usa la paura per ottenere ciò che vuole": questa frase è perfetta per un bimbo di 8 mesi, di carattere poco irruento, di indole tranquilla e non troppo animoso.
poi c'è il bicchiere mezzo vuoto: la crescita, i cambiamenti, il confronto (suo) con il mondo esterno, la tua reazione quando invece non otterrai quello che vorresti da lui e per lui dopo averla chiesta mille volte.
ti seguirò con molto interesse nel tuo cammino perchè le tue domande erano le mie quando Simo aveva 8 mesi, sono curiosa di vedere anche le tue soluzioni e le tue vie.
ciao!
Lasciati guidare dal cuore e sarà la scelta giusta, e senza tanto pensare: E a volte credo che i troppo i pensieri ( e le letture) rischino di allontanare dalla spontanetà della natura, dell'istinto.
RispondiEliminaBuona fortuna e informaci suoi tuoi ( e suoi) progessi.
Io sono con te! Anche noi stiamo cercando di usare calma e pasienza, anche se a volte non è facile, ma devo dirti che serve molto anche a me, per il mio autocontrollo. Spero solo che mio figlio diventi un adulto ragionevole SOLO ( e ti pare poco) questo!!!
RispondiEliminaGuarda ti posso dire che alzare la voce non serve...Tommy non vuole MAI farsi cambiare e sul fasciatoio non sta mai fermo...molto spesso mi è scappato qualche urlo e in casi estremi (quando stava per buttarsi di sotto e la mia pazienza era giunta al limite) anche uno sculaccino sul sedere...tutte queste cose non servono a nulla...lui se la ride sotto i baffi, e la volta dopo rifà tutto da capo...quindi tanto vale provare con la cosìdetta "educazione libertaria"...funziona molto di più e non causa troppi stress nè a lui nè a me...e fuori dalle 4 mura Tommy è uno dei bambini più bravi che io abbia mai visto...vedremo quando cresceranno come si evolverà la situazione...;)))
RispondiEliminaCaspita...Non so se si sia creato "un giro di mamme bloggers con dei figli che provengono TUTTI dallo stesso pianeta",oppure -semplicemente- alla fine sono i nostri figli ad "unirci"...
RispondiEliminaVabbèh...Questi marmocchi ci mettono a dura prova man mano che crescono, sempre di più! Vedrai quandi avrà 6 anni!!!
Ma nonostante le difficoltà, dipende SEMPRE DA NOI: se abbiamo pazienza, sarà tutto più semplice;quando capitano i momenti di stanchezza, è tutto più difficile...L'importante è sapere che stiamo facendo del nostro meglio!
Carissima, hai tutta la mia comprensione!Pensa che io ho un marmocchio a casa e poi ne ho altri 16 a scuola...
Un abbraccio
Silvia
Io ormai ho imparato a non dire più "io così non lo farò mai".. "io in questa situazione mi comporterò così..." perchè tanto poi, quando ti ritrovi veramente nella situazione le prospettive cambiano. Per dirtene una.. io ero quella "no al co-sleeping.. mai!". Ed invece, quando a Davide serve, quando ne ha bisogno, il letto di mamma e papà è pronto per avvolgerlo di coccole e calore anche durante la notte. Io ho letto poco, ho studiato poco e quello che ho appreso l'ho sempre preso con le pinze. Io sono io, non una mamma da manuale e Davide è Davide, non il bimbo, angelico, sensibile o quale altro descritto in questi testi.
RispondiEliminaio seguo il mio istinto. Io non so come sarò quando Davide darà i primi segni di "ribellione", di affermazione della propria personalità. Forse sarò la mamma più paziente del mondo. Forse qualche volta alzerò la voce. Forse in certe situazioni esigerò il rispetto di regole e principi base. Questo non lo so, quando lo scoprirò staremo a vedere...
Intanto ti seguirò... libertaria o non... il tuo istinto materno prima di tutto...
un abbraccio
anche il tuo si contorce e si mette a pancia sotto quando stai cercando di rimuovere la sua pupù?? come ho capito le tue parole!!!
RispondiEliminaho 2 bimbi la grande è sempre stata calma e buonissima mai rimproverata fino ai 2 anni, le ho sempre spiegato tutto etc etc..., il secondo è molto energico e combina un sacco di guai, anche io penso che comunque il rimprovero non serva, spiego che non si fà e sono convinta che con la consuetudine lui capirà....
Cara Silvia, come te e credo molte altre mamme ho vissuto gli stessi timori... Ma alla fine ho seguito il mio istinto (e mi sono confrontata tanto col papà...): ho sempre parlato tanto a mia figlia (18 mesi di bimba), fin da piccolissima, pur nn essendo io una chiacchierona, anzi! Spesso mi hanno presa per deficiente, lo so, sopratutto perchè continuavo ( e continuo)a spiegare alla monella il PERCHE' di ogni divieto che le comunicavo. I bambini capiscono moooolto più di quanto immaginiamo, anche se non abbiamo feedback verbali in cambio da parte loro che possano dimostrarlo! Io personalmente sono soddisfatta, anzi di più... In bocca al lupo, ma non ne hai bisogno!! ;)
RispondiEliminaammiro molto il tuo modo di crescer il tuo bimbo...
RispondiEliminai no ci vanno.. e non bisogna aver paura nel dirli.. "comandiamo" noi genitori..
io spesso perdo la pazienza e come hai detto tu urlo pur di ottenere qualcosa ma poi mi sento una cacca.. non è facile. m piacerebbe legger questo libro di cui parli
Pensa che ho sentito una conferenza, in francese però, di una nota psicologa che spiega come in realtà i bambini fino a una certa età non capiscono la negazione, che richiede una visualizzazione del fatto e poi la sua negazione. Faceva l'esempio che sarebbe meglio dire, anzichè "non salire sulle scale", una cosa tipo "puoi stare tutto dove è piatto". Insomma, cercare di evitare i NO, non perchè non si danno regole o indicazioni, ma proponendo le cose che invece può fare. E' difficilissimo! Io mi accorgo che i no scappano in continuazione!!!
RispondiEliminaQuante volte me lo dico e me lo ripeto, ma ora mi rendo anche conto di quanto a volte sono stanca e di come altre mi scappi la pazienza :( Non è facile, ma già il fatto di prenderne coscienza, forse, mi porterà a cambiare e a vedere i segni che mi lancerà mio figlio sulla mia educazione con lui :)
RispondiEliminasull'istinto materno un post a parte :)
RispondiEliminagrazie a tutte per i commenti!
@ Vany: non è un libro solo, ma più d'uno, comunque se vuoi te ne indico qualcuno, magari sentiamoci via mail ;)
@ mammafelice: anch'io ho sentito di questa cosa, e tra l'altro forse l'accenna anche Kohn, solo che davvero per certe cose è moooolto difficile.. come glielo dico di evitare i cavi?.. Però mi pare un'ottima linea guida ;)
Anche io la penso come te, ma a volte quanto è difficili, ho passato una setimana difficile.Anche io di Rivoli.
RispondiEliminaPiace moltissimo anche a me l'idea di cercare di vietare le negazioni proponendo soluzioni alternative ed affermative... Certo però... effettivamente... il tema "cavi" è davvero complicato...
RispondiEliminaBeh... incominciamo ad allenare la fantasia!
ciao Mami! Allora magari sentiamoci via mail ^_^
RispondiElimina@ Chiara: già!! ^_^
RispondiEliminaE lo so, infatti è difficilissimo!
RispondiEliminaCredo che finchè sono proprio cuccioli (come il tarta per intendersi), sia inutile spiegare che è pericoloso, non capirebbe, attira solo la sua attenzione lì e non riesce ancora a controllare i suoi impulsi anche se ha capito... In questo caso credo che la cosa migliore sia distogliere l'attenzione dai cavi e cercare di organizzare -per quanto possibile- la casa in modo che cavi e cose elettriche siano "nascoste".
Più avanti si può pensare di dire una cosa tipo "è pericoloso!!!! Io ho tanta paura se ti vedo toccare i cavi perchè si può prendere la scossa!!!". Però acciderbole quanto è dura, lo scrivo, ma poi sono la prima che come reazione istintiva parto con un NO per bloccare la situazione e poi spiego. Ma è che già noi siamo state cresciute tra divieti e negazioni... Sembra che educare corrisponda e negare e reprimere, mentre dovrebbe essere tutt'altro ;-)
Concordo!!
RispondiEliminaPer la casa.. in realtà abbiamo già fatto un po' di modifiche in proposito, ci resta ancora una "ciabatta volante" che non sappiamo come gestire, e lui ovviamente ne è super attirato... poi questa casa è un po' pericolosa di per sé, spero che finiremo in fretta i lavori nell'altra per poterci trasferire!
maf guarda io per i miei (figli e commenti non richiesti) mi regolo così:
RispondiEliminaVoglio che mio figlio mi obbedisca perchè ha paura di me? NO
Voglio che mio figlio mi obbedisca perchè se no mamma non gli vuole più bene? NO
Voglio che mio figlio mi obbedisca sempre anche quando dico cavolate? NO
Voglio che mio figlio faccia la cosa giusta perchè sa qual è la cosa giusta.
Voglio che mio figlio mi rispetti perchè credo nel rispetto fra le persone.
Voglio che mio figlio non abbia paura di dirsi non daccordo se dico cose ingiuste.
Tutto il resto è venuto da sè!