giovedì 5 maggio 2011

l'istinto materno

Ne sento sempre parlare, di istinto materno.
Io sono sempre un po' sul "chi va là" con l'istinto: è la stessa cosa che opera in noi reazioni che andrebbero invece mediate. Quella cosa che permette di difenderci, ma fa anche si che feriamo gli altri.
E non è che l'aggettivo "materno" lo renda più latore di giustizia, a parer mio. Fosse così semplice non esisterebbero bambini maltrattati e abusati in famiglia, e invece ne esistono molti. L'istinto materno è quello che ti aiuta a proteggere tuo figlio dall'esterno, per esempio. Ma io non sono così certa che difenda lo stesso figlio da te stessa. E magari si confonde con quell'istinto che ti porterebbe a tirargli uno sculaccione, per esempio.
Ci sono cose per cui è importante ascoltare il proprio istinto, ma in campo educativo io credo fortemente che esso vada mediato dalla conoscenza (che non coincide ovviamente per forza con lo studio libresco). Forse la mia esperienza professionale mi condiziona molto, ma sono convinta che non è perché una partorisce un figlio automaticamente diventa madre, e soprattutto automaticamente non diventa una buona educatrice, purtroppo. Certo, sarebbe bello fosse così, ma non lo è.
E al di là degli aspetti incredibilmente negativi della genitorialità che vivono alcune famiglie, anche quando si parla di atteggiamenti positivi non è tutto così semplice. Perché -ahimé- anche la buona fede fa parecchi danni in campo educativo.
Se già nella vita di tutti i giorni è necessario pensare a quello che si fa e alle sue conseguenze, in campo educativo questo deve avvenire a maggior ragione. Lo sforzo è notevole, lo so. Ma questo è.
Perché se si vuole educare bisogna conoscere chi abbiamo davanti, quali sono i suoi reali bisogni, dove vogliamo arrivare, come fare per arrivarci, e nel viaggio continuamente verificarci e sistemare la rotta.
Pensare e domandarsi, domandarsi e pensare. Questo è il lavoro educativo.

13 commenti:

  1. D'accordo su molti fronti, Sibia, ma non ti è mai capitato (maternità a parte) di sentire che una cosa, una sensazione, una convinzione, di viene direttamente dalla pancia, o la senti a pelle, o tutto il tuo corpo ti porta in quella direzione?
    I bambini sono bravissimi in quest'istintualità, e per fortuna arrivano loro, ad un certo punto, a ricordarci che abbiamo anche buoni istinti, che certe volte anestetizziamo...

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  2. Hai proprio ragione...continuare a porsi delle domande e conoscere i nostri figli...è difficile, è un lungo cammino...spesso minato da momenti di sconforto e tensione in cui l'istinto materno ti porta a fare gesti che altrimenti non vorresti fare come ad es gli sculaccini...

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  3. Un lavoro molto impegnativo, difficile ed irto di ostacoli, già!
    Magari esistesse una scuola che ci insegnasse ad essere buoni genitori! Non esiste e non può esistere perchè ognuno di noi è diverso, ha delle sue caratteristiche peculiare, una sua personalità.
    Basti pensare al caso di due fratelli, cresciuti nella stessa famiglia che adotta per entrambi gli stessi principi formativi. Ed allora perchè su uno di loro può funzionare e sull'altro no?
    Sono d'accordo su molte considerazioni che hai fatto ma come Ondaluna credo che quell'istinto materno di cui parliamo forse sia la nostra guida più importante...
    Lo studio per ottenere gli strumenti, il cuore per suonare la melodia dell'amore... ;-)

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  4. IO ormai potrei essere nonna e contro i criteri razionale spero che lo sarò presto , e penso d'aver fatto la mamma come sapevo , con qualche teoria , un pò di buonsenso, ma anche lasciando posto all'istinto . Ora le mie figliole dicono che qualche sculaccione fa bene, che ha fatto bene anche a loro quello che non ho evitato di dargli . Sono strane, non sopportano certi bambini che gridano molto e sono prepotenti , a volte mi pare che bbiano istinto materno =0 . Ce ne hanno tanto con i cuccioli degli animali domestici, sono ottime allevatrici di gatti e cani di casa( non per vendere!) Comunque hai fatto un bel quadro sincero e oggettivo , ci vuole di farsi tante domande per essere mamme e babbi , sempre più di prima, perchè aumenta la complessità complessiva del sistema -mondo in cui viviamo.

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  5. Condivido quello che scrivi, è difficile fare i genitori, è difficile educare i figli e chiedersi sempre se quello che facciamo è corretto dovrebbe diventare un utile esercizio, per comprendere eventuali errori. Speriamo che alla fine del lungo cammino i nostri figli ci considerino dei genitori meritevoli!

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  6. istinto, mi sa che s'è perso l'originario istinto umano. però ci sono segnali in noi che ci indicano la strada o il "come fare", senza bisogno di conoscere. a volte porsi troppe domande non ci porta a concludere nulla.
    Non sono mamma, pertanto poco esperta di educazione, credo che l'istinto materno sia farsi trasportare dall'amore del piccolo, no??? al quale dobbiamo solo pochi perchè, ma tanto amore.

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  7. Quanto hai ragione..Anche se devo ammettere che, sia nel mio lavoro che spesso anche come mamma, ultimamente ho seguito molto il mio istinto, certo non a caso e buttandomici a capofitto, ma proprio come dici te, pensando se quella che io sento come giusta possa essere la risposta adeguata a mio figlio (oppure in passato al bambino con cui lavoravo). Ma certe volte è veramente dura, anche perché forse per il troppo studio, forse per le troppe campane che si ascoltano (anche sul lavoro eh, penso a tutte le figure che circondano un educatore ad esempio), ad un certo punto ci si ritrova quasi in un vicolo cieco in cui bisognerebbe far chiarezza per comprendere meglio cosa è giusto e cosa no. Difficile!

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  8. sono daccordo con te su molti aspetti..
    una mamma non è mamma solo perchè ha in grembo il figlio è tanto meno perchè lo mette al mondo.. un esempio?? mia sorella..
    una mamma che durante tutta la gravidanza lha tenuto nascosto a noi famiglia (scoprendolo all'8 mese di gravidanza in quanto non aveva pancia GIURO), andava in bici, si faceva le lampade, fumava.. ecc ecc..
    già questo non è esser madre anche perchè non ha nemmeno mai fatto una visita se non alla fine..
    poi.. una volta nato, si si occupava lui ma perchè costretta.. non ha mai giocato con lui, lo sgridava e picchiava spesso!!

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  9. D'accordissimo.

    L'istinto materno non ti arriva quando metti al mondo un bambino, l'istinto non è solo la protezione del tuo cucciolo ma è un insieme di fattori alcuni che ti vengono fuori spontaneamente altri che li recuperi durante il tuo diventar mamma, ma non è mica semplice tirarlo fuori questo istinto e tante volte ho i miei dubbi che esca!!

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  10. che bel post....non so da che parte cominciare a...darti ragione!
    a partire dall'"istinto materno..."
    odio sentirne parlare da ancora prima di esser diventata mamma!
    forse perchè quando durante la mia prima gravidanza qualcosa non stava andando nel verso giusto mi veniva continuamente detto "Una mamma lo sa".... e io che volevo solo urlare "Io non sono (ancora) una mamma e non ne so proprio un bel niente!"
    poi sono diventata mnamma. e le cose non credo siano cambiate. non mi sono illuminata in nessun modo. semplicemente cerco di fare del mio meglio, studio, mi informo, mi aggiorno, leggo, chiedo, ascolto e, ovviamente, sbaglio pure, ma cerco di evitarlo in ogni modo possibile!
    "gli sculaccioni a fin di bene"....quanti ne ho visti dare....e tutti assolutamente (NON) "legittimi"...
    concludo solo perchè il mio "istinto materno" mi dice che devo andare a stendere i vestiti e lavare i piatti prima che federico si svegli e col suo pianto svegli anche il fratellone ;)
    un abbraccio
    frà

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  11. Come ti do ragione!!!! anch'io son sempre stata scettica sull'istinto materno e su tutti quei "una mamma sa cosa è bene per il suo bambino!"
    Nulla da togliere a quell'intesa particolare che ci unisce al nostro bimbo, che ci fa svegliare al primo mugolio di fame, che (giuro a me capita) NON ti fa svegliare se a piangere è il figlio della tua vicina...non nego assolutamente la sua esistenza ma non credo neanche nella sua onnipotenza. Io sono una persona passionale e aggressiva, spesso quando incontro qualcuno che a pelle non mi piace mi viene l'istinto di aggredirlo verbalmente e spesso davanti ai mega capricci l'instinto mi spingerebbe a mollare un ceffone per farli smettere...fortuna che oltre all'istinto ho anche la ragione! ed è proprio la ragione che posso educare ed istruire al fine di mediare con l'istinto. Molte mamme che ascoltano solo se stesse vedo che davanti a un malanno dei figli fanno di testa loro e spesso esagerano ricorrendo agli antibiotici (è solo un esempio ma è uno dei casi più frequenti in cui mi sento dire "e via, sono sua madre vuoi che non sappia se ha bisogno dello sciroppo!"), oppure per istinto protettivo esagerato limitano molto i bimbi...e di esempi ce ne sono tanti... come te pure io cerco di informarmi tanto e in tanti modi...

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  12. ciao fai un salto da me che ti aspetta qualcosa!

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  13. grazie a tutte per i commenti.. e grazie Ester per il premio!!! onorata!!!

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