venerdì 6 agosto 2010

i venerdì del libro: "Se niente importa"

Normalmente non riesco a stare dietro a queste iniziative (come quella di Nati per Delinquere del mercoledì "al cinema"), non perché non le gradisca, anzi, ma semplicemente per pigrizia ed incostanza. Ma questa volta partecipo anch'io (anche se potrebbe essere l'unica volta), perché questo libro dovrebbero leggerlo tutti/e. Perché se la scuola avesse ancora un minimo di valenza educativa dovrebbero renderlo obbligatorio (altro che "Promessi sposi"). Ma sappiamo bene che l'abitudine a pensare non è negli interessi di nessuno, e quindi mi limito a scriverne, almeno quello.

Il libro in questione è "Se niente importa", di Jonathan Safran Foer (l'autore di "Ogni cosa è illuminata", per intenderci); sottotitolo "Perché mangiamo gli animali?"


Ho iniziato a leggerlo ieri sera e oggi pomeriggio l'ho finito. Un bel libro che ha come tema il cibo, il cosa significhi mangiare carne, affrontato da tanti punti di vista (sociale, etico..).
Questo libro mi è piaciuto innanzitutto e soprattutto per l'approccio poco vegetariano, nel senso che non è uno scritto teso a dimostrare l'importanza di una scelta vegetariana, ma che cerca di informare, semplicemente, di creare consapevolezza, poi ognuno farà la scelta che ritiene giusta, come è giusto che sia.
Leggere questo libro mi fa riflettere sul grado di inconsapevolezza che regna in ogni gesto, scelta, abitudine che facciamo nella nostra vita. E sulla necessità di informarsi e di sapere. Sempre. E sulla realtà triste che invece incontro quotidianamente, anche nelle persone che mi sono più vicine, della comodità del non domandarsi, non chiedersi niente, andare avanti così, per forza di inerzia e di abitudine. E l'importanza invece di una scelta consapevole, di una vita consapevole. Non importa tanto ciò che fai o scegli, ma il fatto che tu lo faccia a ragion veduta, per quanto possibile, anche se è ovviamente più faticoso. Ma che senso ha vivere se non ci si chiede nemmeno il perché delle cose, se si fa in continuazione finta di non vedere, non sentire, non sapere?
Questo "domandarsi" è ciò che i miei genitori hanno desiderato per me, ed è ciò che di più prezioso vorrei regalare a mio figlio. Perché "se niente importa, non c'è niente da salvare".



8 commenti:

  1. Un libro che sicuramente aggiungerò alla lista di quelli da leggere. E' vero siamo inconsapevoli e spesso ci affidiamo a criteri che, a ben guardare, sono del tutto illogici. Io devo ancora capire come mai alcuni buttano via dal brodo di verdure la patata o lo zucchino( a discrezione del pediatra), però danno al piccolo il "prosciuttino"

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  2. ne avevo sentito parlare.
    ora ne sono ancora pià incuriosita...

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  3. Se lo leggete fatemi sapere che ne pensate :)

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  4. E' interessante l'argomento di questo libro, anche se, ti dirò, non sono vegetariana. Non mangio moltissima carne ma ogni tanto la mangio. Perchè? perchè a volte mi piace...però a volte mangio per mesi come una perfetta vegana senza accorgermene..diciamo che vado a gusti e a periodi..volevo chiederti se tu avevi letto quel libro che parla di come svezzare i bimbi solo con le verdure..se sì mi fai sapere qualcosa che eventualmente lo prendo anch'io se è una lettura utile :)

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  5. @ Valentina: io credo che questo libro sia importante per tutti/e, vegetariani e non, perché è importante sapere cosa si nasconda dietro ogni nostro gesto, azione, consuetudine.. solo dopo si può veramente scegliere liberamente :)
    Immagino che tu ti riferisca al libro di Proietti "figli vegetariani": ce l'abbiamo e sia io che il maritozzo (che non è vegetariano) l'abbiamo letto con molto interesse e utilizzeremo il suo metodo per lo svezzamento (praticamente vegano fino ai tre anni, perché associa comunque sempre il latte materno o adattato). Lui è un pediatra di Torino, ha lavorato più di 20 anni al Regina Margherita, tra l'altro dovremmo sentirlo a fine mese perché gli abbiamo chiesto se potrebbe farci da pediatra; in più ci sarà una sua conferenza al vegfestival di Torino a settembre :)
    Comunque è un libro immediato e molto chiaro, te lo consiglio moltissimo!

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  6. Wow mi hai convinto..vado a prenderlo!quindi lui parla di uno svezzamento vegano solo a base di verdure, farine varie e latte o materno o artificiale, giusto? ma lui come pediatra dove ce l'ha lo studio?

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  7. esattamente: latte (materno o adattato, non vaccino) più verdure, legumi, farine..
    Ha lo studio a Torino, credo... :)

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  8. ...della comodità del non domandarsi, non chiedersi niente, andare avanti così, per forza di inerzia e di abitudine. E l'importanza invece di una scelta consapevole, di una vita consapevole.
    Parole sante!! quanta verità e quanta tristezza.. però è anche vero che anche il domandarsi, il dubitare e il pensiero critico sono una "abitudine", che va coltivata fin da piccoli. Quindi quello che possiamo fare è parlare, bloggare, sforzarci come educatori e/o genitori di trasmettere non tanto o solo nozioni o regole quanto la capacità e la voglia di metterle in discussione!
    Ciao

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