martedì 7 giugno 2011

..di etica e alimentazione.. e della mia storia

Sono nata in una famiglia onnivora. La carne si è sempre mangiata quelle due-tre volte alla settimana, qualche volta il pesce. La classica dieta mediterranea.
A me la carne piace, di gusto intendo, soprattutto alcune cose. Il pesce non mi ha mai molto entusiasmata, ma -tant'è- questione di gusti.
E' iniziato tutto con un occhio di trota. Avrò avuto intorno ai 10 anni (anno più, anno meno, si perdoni la mia memoria poco precisa) e un giorno, per pranzo, mia madre cucinò una trota, cosa che -tra l'altro- avevo visto fare diverse volte (pulizia inclusa). Ora, il pesce stava nella padella e io vidi l'occhio diventare bianco e liquido. Terrificante. Ovviamente quel giorno ebbi grosse difficoltà a mangiare suddetto pesce.
Da quel momento qualcosa si mise in moto, pian pianino, e la mia mente iniziò lentamente a fare dei collegamenti concreti, ma tutto rimaneva in fondo al mio cervello, probabilmente per il timore di non riuscire a gestire il fatto che stavo mangiando degli animali, gli stessi a cui mi affezionavo, che amavo.
Passarono diversi anni e ad un certo punto iniziai a non mangiare più il coniglio: non ce la facevo proprio. A 16 anni ormai il lavorìo interiore iniziava a manifestarsi in maniera prorompente, portandomi quasi al vomito nel momento in cui mi cibavo di un animale.. mi fu permesso di diventare vegetariana (e non ringrazierò mai abbastanza i miei genitori di avermi rispettata in questo).
Questa scelta non fu presa in maniera pensata, ma aveva come unica base il fatto che "mi facesse senso"; certo, lì "sotto" c'erano ben altre concretezze, ma non ne ero ancora consapevole. Per 4 anni portai avanti la mia scelta, con la difficoltà di essere un'adolescente, per cui messa in difficoltà da me stessa (ovviamente la cosa mi faceva sentire ancor più "diversa" di quanto non mi ci sentissi già) e dagli adulti che incontravo (più di una mamma di mie amiche avrebbe tanto voluto mettermi la carne di nascosto nel cibo..).

Intorni ai 20 anni arrivò il periodo di crisi: questa scelta era faticosa da vivere nella socialità (devi sempre stare a dimostrare, spiegare, beccarti le più idiote battute e domande, sentirti di peso per gli altri che devono pensare che tu mangi "diverso") e per niente pensata (e probabilmente proprio per questo era così complicato). Decisi di darmi una pausa e di approfondire questa tematica. Per un periodo mi capitò di mangiare carne e pesce (quelle cose che richiamano molto poco la propria origine: prosciutto, bastoncini di pesce, tonno..), ma intanto lavorai su di me.
Mi capitò un esame di filosofia morale con un docente terribile e un programma sconnesso, ma -come sempre nella vita- fu proprio grazie a questo che trovai la chiave di volta, perché tra i libri da portare all'esame c'era "Ripensare la vita" di P.Singer. L'esame non lo passai e cambiai ordinamento per non doverlo più dare con quel docente, ma il libro.. quello mi cambio la testa, me la rivoltò come un calzino.
Fu allora che tutte le cose presero un senso e tutto divenne di una semplicità abbacinante: non avrei mangiato (ovvero ucciso o fatto uccidere) più nulla che avesse un sistema nervoso centrale. Anche perché non aveva senso non voler uccidere un feto umano, o un disabile grave, e poi uccidere un animale molto più sviluppato di lui.
Da allora fu semplice essere vegetariana perché sapevo bene cosa avrei fatto mangiando cadaveri, sentivo appieno la mia responsabilità in questo, e -come di fronte a tutte le cose grandi- tutto il resto erano e continuano ad essere sciocchezze.
Ad oggi non so e non mi spiego come sia possibile mangiare animali (pur avendo un marito che li mangia) e sinceramente non so cosa risponderò a mio figlio quando mi chiederà perché suo padre, i suoi nonni, gli zii e tutte le persone che gli stanno vicino e che sono figure positive mangiano animali. Davvero non lo so. Perché semplicemente per me è inconcepibile e non lo capisco. Rispetto le persone che mangiano animali, ma non le comprendo.

E poi la seconda svolta.
Sono incinta. La concretezza di essere diventata madre mi pone in maniera improrogabile il problema della coerenza. Perché le scarpe le ho di pelle (per me è già difficile trovare scarpe comode e che mi piacciano), perché mangio uova e latticini e lo so, lo so, lo so come sono gli allevamenti. E no, non è sostenibile, perché io devo fare il meglio che posso, devo essere il più coerente possibile, perché io sono l'esempio per mio figlio e a lui dovrò delle spiegazioni per le mie scelte. Anche qui un libro mi ha aiutata un po': "Se niente importa" di J. Safran Foer. E allora basta, si passa a vegan (e ho scoperto che tra l'altro è una dieta sanissima e io sto fisicamente -e moralmente- molto meglio).

Ho condiviso questa mia storia sperando che possa porre degli interrogativi, perché vogliamo essere liberi, ma non c'è libertà senza possibilità di scegliere e non c'è scelta se manca la consapevolezza. E perché possiamo anche essere inconsapevoli, ma rimaniamo sempre e comunque inderogabilmente responsabili.





22 commenti:

  1. Parole semplici, esaurienti, reali... e ho detto tutto. Sono sulla strada per diventare vegan (ancora ci scappa qualche formaggio e qualche uovo nella crostata...ma sono sulla strada) e non so se hai letto il mio post del 27 maggio, ma la frase che ho trovato riassume tutti i motivi per cui sono diventata vegetariana: "Nutrirsi della carne degli animali, significa nutrirsi anche delle loro agonie".
    Grazie d'aver condiviso.
    Un abbraccio
    Silvia

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  2. Ho fatto un percorso simile.
    Per me l'incipit fu un documentario sulle tonnare al liceo: ricordo ancora tutto quel sangue! Mamma che inferno! Mi chiedevo se avesse senso tanta violenza, smisi di mangiare tonno, già mi faceva senso la carne, e il passo fu breve, avevo 18 anni ormai e comunque i miei hanno sempre rispettato le mie scelte. Ora sono principalmente vegan (se son fuori o in posti dove l'igiene è in dubbio, si deroga al vegetariano sano), anche per me leggere "Se niente importa" ha dato una spallata a una cosa che volevo tentare da tanto. E sì, è più sano e facile di quanto credessi e imparo ogni giorno cose nuove! E la mia salute è ora buona (mi ero trascurata e virare a vegan ha significato virare a un miglior controllo della mia dieta, a equilibri migliori)

    Con la bimba ho dubbi a volte ma prevale la scelta di farla vivere nel mondo in modo sereno. Qualche veto lo do, ma lascio sperimenti e si faccia la sue idee. Ci stupiscono sempre, lei ne ha già di chiarissime, eppure ha solo 3 anni...

    Grazie della condivisione

    ciao!

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  3. Sibia, "se niente importa" è il libro che ha aperto gli occhi anche a mio marito, che in casa oramai mangia pochissima carne (1 volta al mese credo!).
    Nel mio percorso l'etica è venuta dopo, ho scelto la via vegetariana (quasi vegana in casa però!) per problemi di salute, poi tutto è arrivato con naturalezza...il non assumere carne e derivati apre gli orizzonti, rende il pensiero più vivo e meno intaccabile.

    ciaooooo E.

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  4. Ciao. bellissimo post. non ho - ancora (forse ho paura mi convinca troppo ;-)) - letto "Se niente importa" ma condivido in pieno quello che scrivi anche se, però, ancora non so se diventerò mai vegetariano. Riduzione massiccia di consumo assolutamente sì, per motivi di salute, ambientali e non ultimo etici perchè ciò permetterebbe degli "allevamenti" più "rispettosi". Ma rinuncia totale non so.. c'è qualcosa che non mi convince, qualcosa di relativistico nella concezione di "naturalità" ed "eticità" di ogni cosa. Ad esempio non mi convince del tutto la frase:
    Anche perché non aveva senso non voler uccidere un feto umano, o un disabile grave, e poi uccidere un animale molto più sviluppato di lui. Non voglio essere provocatorio, ma come la pensi in termini di aborto ed eutanasia?
    ciao

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  5. Condivido tutto, anche se ci sto arrivando tardi. Non indosso niente che richieda la morte di un animale. Ma questo è ralativamente semplice. Non mangio pesce, perchè non lo posso mangiare (allergia pesantissima) Il resto è una lenta educazione che sto cercando di mettere in pratica.
    Mi rendo conto di essere veramente debole certe volte!

    E' che sto ancora elaborando certi pensieri, e in sè non sento tanto sbagliato il cibarsi di altri animali, quanto allevarli massicciamente per poi ucciderli.

    Rifletterò sulle tue parole e già che ci sono leggo anche il il libro di Foer.

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  6. grazie a voi per i commenti!

    @Davide: infatti la decisione per me è partita proprio dal fatto che sono contro l'aborto (in senso morale, non giuridico, intendiamoci, eh, che è doveroso che la legge difenda la possibilità di abortire). Sull'eutanasia invece ho cambiato idea leggendo il libro di cui sopra e ora è una possibilità che contemplo, anche se secondo me in questo caso il discorso è un po' differente semplicemente perché si tratta di decidere cosa sia meglio per la persona a cui viene tolta la vita, mentre questo non avviene nè per l'aborto (se non in qualche caso) nè per l'uccisione di animali a scopo alimentare..

    @ Davide & Owl: infatti la questione secondo me è soprattutto sull'allevamento.. infatti il libro di Foer è rivolto a tutti proprio in questo senso: non importa tanto cosa mangi, ma sapere come viene "prodotto"

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  7. Che bello, questo post trasuda vita!

    Un abbraccio.

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  8. Interessante il tuo post, è da un po' di tempo che ho smesso di mangiare carne, il processo è stato naturale così da un momento all'altro ho deciso di diminuire il già scarso consumo e devo dire che si sta bene, ma proprio bene!

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  9. Non posso non commentare.
    A sei anni chiesi a mia madre perchè mangiavo la mucca e mi disse di stare tranquilla che mangiamo quelle già morte. L'infanzia passa, ma quello che sei cresce e si evolve(grazie al cielo!). Non ho mai mangiato coniglio e cavallo,salumi niente,pesce manco per idea.Ma un giorno, un giorno il cadavere di un polletto nel mio frigo ha riacceso la scintilla della coscienza.Non mi sono più fermata.I miei lo hanno accettato di buon grado (nonostante calabresi e divoratori di carne) e anche io non gli sarò mai abbastanza grata per questo, mi hanno aiutata a cercare alternative (la mia alimentazione ruotava attorno a 3portate e niente altro) mi appoggiano anche se agiscono in maniera diversa. Grazie per il post, ogni tanto mi sento sola e derisa, questo non mi turba certo, ma leggere di te in qualcun'altro fa bene al cuore..per chi ce l'ha!
    Un forte abbraccio..Isotta.

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  10. ah ok! temevo una deriva "binettiana"...! ;-)
    comunque ancora complimenti per la tua scelta e per avercene parlato in modo così coinvolgente

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  11. Dopo aver letto questo post non so se sentirmi crudele ed egoista. Ho smesso di mangiare carne più che per etica, per salute. Onestamente non mi ha mai fatto grande effetto mangiare carne nè pesce. Semplicemente ho smesso di mangiare carne perchè fa male e non è adatto all'organismo dell'uomo, detta alla spicciola. Ho smesso di mangiare uova e latticini per gli allevamenti, come dici tu, e per i danni che porta il latte e i suoi derivati al nostro organismo. Ma il pesce no, l'ho sempre adorato ed ora lo cucino una volta ogni 10 giorni, quello bianco, in umido. E non mi sento un mostro. Se poi ci penso sì, mi dispiace per gli animali che vengono maltrattati, e forse dovrei andare a leggere quel libro che consigli, perchè ora che ci penso una volta ho assistito al macello di un povero maiale, ma non mi ha segnata, perchè quando potevo un panino col prosciutto o con i wurstel(che ora non mangerei manco se stessi morendo di fame...)non me lo facevo mancare.....
    Forse sono un mostro, sì. Andrò a leggermi il libro.

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  12. sono contenta di leggere testimonianze come la tua, serene e positive.
    un abbraccio :)

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  13. Auguri per la gravidanza e per il nuovo percorso da vegan :-)
    Io sono vegan da 5 anni e ora mio figlio (il quarto) lo stò crescendo vegan. Sono fortunata ad avere un marito vegetariano dalla nascita :-)
    Mi piace il tuo blog e continuerò a seguirlo volentieri.
    Mio figlio ora ha 9 mesi e lo allatto ancora :-)
    Ciao ciao
    Marta

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  14. grazie! eh sì, il marito vegetariano semplifica molto le cose, anche se devo dire che il mio mi viene molto incontro... per ora!
    Anche noi siamo a quasi 10 mesi di allattamento.. ma quindi il nostri due bimbi sono praticamente coetanei!!!

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  15. Accidenti ti avevo già lasciato un messaggio mi sa...ora ho messo il tuo link nel mio blog...perchè mi sa che ti avevo perso per strada.. ^^e il tuo blog è veramente bello!!!
    Si i nostri bimbi sono coetanei...il mio è nato il 21 agosto :-) lo allatto ancora ed è vegan!
    ciao e buon week-end.

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  16. che bello, grazie!
    eheh, il tarta è nato il 22 agosto!! :))))

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  17. Il tuo racconto del pesce mi ha fatto sorridere: le rare volte in cui cucino pesce (ne detesto l'odore, ma a mio marito e a due su tre figli piace) mi chiedo come si possa provare pena per una bistecca e non per una trota... O per tutti quei pesci (credo crostacei e molluschi) che vanno bolliti vivi!
    No, non sono vegan, anzi, adoro la carne, se penso ad un filetto o a una costata mi viene l'acquolina. Non mangio verdure, quasi nulla, prima dei 30 solo patate, in questi 7 anni ho fatto progressi e qualcosa in più riesco ad affrontare.
    Però cerco di fare scelte consapevoli nei miei acquisti, per una questione etica e per far tacere i miei sensi di colpa. Quindi la carne rossa la limito a 1 volta al mese, anche ogni due (in pratca è un evento a cui abbinare la bottiglietta buona!), inoltre la prendo dal macellaio sotto casa che la acquista da allevatori della zona, quelli che si "tirano su una bestia" per loro e un'altra per coprire le spese della prima, le uova e i polli li compro dai contadini, dove le gabbie non esistono... e anche i formaggi sono bio o comunque di produttori locali.
    Mi sto giustificando? Forse. Non perchè mi senta di doverlo fare nei tuoi/vostri confronti, il rispetto per chi non la pensa come te traspare dal tuo articolo, ma perché mi sento io in dovere di farlo.
    Vorrei essere vegan, ma non credo che ci riuscirò mai. Finché valuto questo "mai" mi dedico alla "decrescita animale"! Ieri, per necessità (non avevo più uova) ho scoperto, per esempio, una ricetta per una frolla così buona che sarà la base per tutti i miei prossimi dolci e biscotti... al farro e totalmente vegan!

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  18. Uhm, penso che il tuo sia l'approccio migliore: per molti è un percorso lungo (io setssa sono diventata vegan dopo 14 anni di vegetarianesimo e fino ad un paio di anni fa consideravo assurdo ed estremo i veganismo) e va fatto coi suoi tempi, senza fretta, l'importante è muovere il cervello, domandarsi..
    un bacio :)

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  19. Ciao, mi sono imbattuta nel tuo blog e da animalista mi sono soffermata su questo post. Io sono diventata vegetariana solo da alcuni anni, benché da sempre, fin da piccola, ho sentito che mangiare gli animali é una cosa orribile, profondamente sbagliata. Tuttavia per anni ho mangiato la carne, non spesso, ma la mangiavo, pur con profondi sensi di colpa. Nella nostra società specista appare come una cosa talmente normale, che bisogna fare uno sforzo per aprire gli occhi e vedere le cose da un'altra prospettiva. Per me la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata una confezione di fettine di vitello che avevo comperato, qualche anno fa. L'ho presa dal frigo per cucinarle e lo sguardo mi é caduto sull'etichetta. Diceva, lapidaria, qualcosa come: animale nato in Francia, macellato e preparato in Italia. Mi hanno fatto un tale orrore quelle brevi, asettiche "informazioni per il consumatore", quel ridurre una vita a una merce a nostro uso e consumo, che ho sentito che da quel momento non avrei più potuto mangiare carne. Non avrei più sopportato la mia ipocrisia. Se davvero amavo gli animali, tutti gli animali, era l'unica scelta possibile, e sono felice di averla presa. Penso comunque che molte persone diventino vegetariane nel momento in cui restano scioccate da un'immagine, o da un'idea, e solo allora si rendono davvero conto dell'orrore e della sofferenza che sta dietro ai prodotti a base di carne e pesce.
    Un caro saluto,
    se vuoi passare dal mio blog ne sarei felice:
    www.comeunanimale.blogspot.com

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  20. è sempre bello leggere di marziane :-D come me!

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  21. Articolo molto interessate! Io mi occupo di consulenza e formazione nel settore alimentare. Sono molto interessato a quello che è l'aspetto storico-culturale dell'alimentazione. Il mio sito e' il seguente: www.formazione-manuale-haccp.it ; se siete interessati sono disponibile a collaborare.

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