lunedì 11 gennaio 2010

il cambio di mansioni in gravidanza è una forma di mobbing

Io faccio un lavoro a rischio per a gravidanza. E siccome è un lavoro a rischio il datore di lavoro è obbligato a cambiarmi mansione, anche per una mansione inferiore. Nel caso in cui non possa farlo viene chiesta la maternità anticipata. Normalmente il popolo delle educatrici inizia così subito a stare a casa, ma io no. Io lavoro per il Comune. E non so quanto l'inquisizione brunettesca abbia lasciato effetti su questo, tant'è che il mio datore di lavoro "non si prende la responsabilità di dichiarare che non può cambiarmi di mansione", per cui a partire da oggi sono stata spostata in ufficio in comune. Ovviamente non mi è stato comunicato in che ufficio, a fare che cosa, con che orari, ma pazienza, stamattina prendo coraggio e vado, chissà che non sia l'occasione di fare un'esperienza diversa. Per fortuna ho avuto qualche intoppo stamattina e non sono entrata presto quanto avrei voluto, perché bollo alle 8,49, vado dalla mia direttrice e non c'è. Chiedo aiuto al portiere, che mi scorta fino all'altro ufficio che si occupa del nido, dove vengo accolta molto cordialmente e dove mi viene detto di aspettare l'arrivo della direttrice. Gentilmente mi viene offerta una sedia. Grazie. Intanto guardo il soffitto. Alle 10,30 circa finalmente la direttrice arriva e mi mette a compilare i bollettini per gli utenti del nido, ma solo mentre organizza il mio lavoro che poi scopro consistere in 10 minuti di fotocopie. Stop, finito. Di nuovo a guardare il soffitto. Ovviamente continuo a non avere un pc, una scrivania, un posto dove appoggiare le mie cose, ma una sedia ce l'ho. Quella degli ospiti.
Finalmente arriva la pausa pranzo, e torno a casa, completamente depressa. Dopo mezz'ora torno e mi aspetta un po' più di lavoro, che la mia collega gentilmente mi cerca in modo da non farmi annoiare del tutto: passo il pomeriggio a timbrare cedolini e ho l'opportunità anche di fare qualche somma con la calcolatrice.
A parte il chiedersi l'utilità di avere una laurea, un certo tot di corsi e competenze e quasi dieci anni di lavoro; mi chiedo che senso ha tenermi lì a fare niente, per quale oscuro motivo ci si deve incaponire a farmi andare a lavorare lo stesso quando non sono utile a nessuno e quando questo non può che essere solo una fote di stress per me. E allora mi vengono mille pensieri, rispetto alla mia condizione di donna incinta, che da subito viene trattata come un peso per la società: già, perchè se sei incinta non stai dando un contributo alla società, facendola crescere ed evolvere grazie al ruolo di madre e grazie ai tuoi figli che contribuiranno a far crescere una nuova generazione, no.. sei semplicemente un intoppo, una macchina non produttiva, qualcosa che si è impigrito e non rende. E allora inizio a pensare che il cambio di mansioni sia una forma di mobbing legalizzato.

10 commenti:

  1. non so che dirti.io ho perso 3 lavori per aver annunciato onestamente di essere incinta.poi mi hanno assunta due fratelli squinternati,che hanno pensato fossi meglio di niente come barista,in attesa della barista che avrebbe fatto la parte pesante della stagione.
    a me serviva un contratto di lavoro per avere diritto alla maternità che in 3 mi avevano negato,non facendomi superare il periodo di prova perchè sono stata sincera.
    ai ragazzi serviva un tappa buchi momentaneo(ed io tappavo a meraviglia!)morale?ho lavorato fino a fine luglio,quando sono entrata nell'ottavo mese sono dovuta restare a casa per legge.il 23enne che subentrava dopo 5 giorni ha mollato:TROPPO PESANTE,MEGLIO TORNARE IN PATRIA A FARE VACANZA........
    vogliono che tu sia un peso.punta i piedi.ovviamente finchè la cosa non diventa un giochino al massacro,perchè prima di tutto viene il nano che cresce...

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  2. Pat pat---una pacca sulla spalla....vedrai dopo, è ancora peggio!

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  3. caspita!!

    e poi ci si domanda perchè certe donne incinta vadano in maternità anticipata appostrofandole come "furbe"

    un abbraccio

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  4. ma, neanch'io so che dire. purtroppo, è una cosa che succede molto spesso, ma dall'altra parte immagino che non sia facile per i datori di lavoro sapere subito cosa fare con un impiegato che all'improvviso non può più fare il suo lavoro di prima. anche a me è successo una cosa simile, ma ero talmente felice di essere finalmente incinta dopo più di un anno di tentativi, non ci pensavo più di tanto. cerca di solo pensare in quanto sei fortunata ad aspettare un cucciolino tuo! e in bocca al lupo!

    ti volevo dire che ho appena aperto un candy, con diversi regali. passa da me per partecipare! :) lisa
    http://cucicucicoo.blogspot.com/2010/01/cucicucicoo-compie-1-anno-festeggiamo.html

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  5. Hey, ma dove sei finta, compagna di "panza"?
    ;-)
    Spero tutto bene, un abbraccio

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  6. sisì, tutto bene cara, grazie, sono solo stata un po' presa... :)
    un bacio

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  7. che tristezza. mi viene da commentare, amaramente, che in questo paese nessuno vuole tra i piedi una donna incinta. alla faccia degli slogan pro-famiglia. (a me, che ho avuto la vergognosa idea di fare due figli vicini, non mi chiamano più nemmeno i colleghi, perchè son dovuta stare a casa)
    un abbraccio

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  8. Ciao, purtroppo è vero che una donna incinta viene vista come lavoratore che non riesce, non può o non vuole fare più il proprio lavoro con lo stesso standard qualitativo di prima. Niente di più falso, a meno che non ci siano gravi motivi fisici percui la donna sia costretta a letto. E' chiaro che se il lavoro precedentemente svolto è pericoloso per la salute il discorso cambia. Però questi pregiudizi ci sono e non c'è proprio niente da fare. Nel mio caso visto che mi facevo un culo quadro e ancora mi dicevano che sembravo "inattiva" (facevo anche il lavoro della collega messa in cassaintegrazione..., quindi lavoravo per due), ad un certo punto ho deciso che sarei stata a casa in maternità anticipata. Da allora la mia vita è mille volte meglio e finito il periodo di maternità diventerò una libera professionista : dipenderò da me stessa e farò finalmente quello che mi piace fare. Auguri per il tuo futuro! Il mio consiglio è : stai a casa e goditi la maternità, periodo unico e magico, tra i più belli e impegnativi della vita. Chi te lo fa fare di farti umiliare ? La vita è bella e va vissuta appieno :-)

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  9. sono d'accordo, infatti ma sono ben goduta e ora mi vivo appieno la vita col tartarugo 5 mesenne :)

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